giovedì 10 aprile 2014

La metamorfosi del clima. Se ne parla l’11 aprile ad Alfonsine con Pierluigi Randi

La metamorfosi del clima

Se ne parla l'11 aprile ad Alfonsine con  Pierluigi Randi

 

Il clima è soggetto ad una sorta di continua "metamorfosi" che lo porta a mutare ed evolvere in continuazione. Ma il "metamorfismo climatico", se così si può definire, in che misura è attribuibile all'opera dell'uomo e in che misura è regolato naturalmente? Riusciremo ad adattarci a nuovi scenari che in parte sono già realtà? Riusciremo ad affrontare situazioni sempre più estreme in grado di mettere a dura prova non solo l'ambiente che ci circonda ma anche la nostra incolumità?

A queste e altre domande verrà data una risposta da Pierluigi Randi, Socio SMI e MeteoCenter s.r.l., nel corso di un'interessante appuntamento che si svolgerà venerdì 11 aprile, ore 21,  all'azienda Galassi Carlo di Alfonsine, nota per dare vita in tutte le estati al celebre Labirinto Effimero nel campo di mais (via Roma, 111). Nel corso della serata verrà fatto il punto della situazione, dalla scala globale a quella regionale/locale, dal contesto annuale a quello stagionale, il tutto corredato da dati, immagini e commenti.

 

Il cambiamento climatico è una realtà con la quale occorre confrontarsi a tutti i livelli, e prevenirne e/o contrastarne i possibili effetti negativi è un problema che si pone già ora.  La vulnerabilità dell'area mediterranea ai cambiamenti del clima, in particolare del territorio italiano, delle sue risorse naturali e delle sue attività economiche, appare essere la più elevata in Europa, secondo i più recenti scenari delle Nazioni Unite (IPCC) e le più recenti valutazioni della UE (progetto Peseta).

Non è tanto importante il fatto che stia cambiando il clima (lo ha sempre fatto ed è nell'ordine naturale delle cose), ma è fondamentale comprendere quanto e in che modo stia mutando: questo è uno dei punti fondamentali che sta accentrando non solo l'attenzione dell'opinione pubblica, ma anche gli sforzi nel campo della ricerca da parte della comunità scientifica, la cui stragrande maggioranza attribuisce oramai all'uomo responsabilità ben precise. Infatti, se da un lato sono ben conosciuti gli effetti delle forzanti naturali che contribuiscono alle modificazioni del clima, meno lo sono quelli derivati dalla forzante antropica, nella comprensione della quale si stanno compiendo molti progressi negli ultimi anni.

I dati, provenienti da reti di osservazioni sempre più capillari, dimostrano inconfutabilmente che non solo il pianeta intero, ma anche la nostra penisola e la nostra regione si stanno riscaldando sempre di più, e nel nuovo millennio abbiamo avuto esempi eclatanti di quella che potrebbe divenire una consuetudine nei prossimi decenni: le terribili estati del 2003-2008-2009-2011-2012 ed in parte anche 2007 e 2013; una diminuzione di almeno il 25% della piovosità estiva, con le inevitabili conseguenza sulla gestione delle coltivazioni; i due inverni più miti degli ultimi 100 anni (2006-2007 e 2013-2014); l'aumento in frequenza di eventi "estremi" (i tornado stile americano del 3 maggio 2013 in Emilia, ed oltre 100 mm di pioggia in meno di un'ora il 24 giugno 2013 a Rimini; gli eventi di piene fluviali e talora gli episodi alluvionali dell'inverno 2013-2014)).

Insomma, molti indizi fanno una prova e una adeguata sensibilizzazione su questo problema è un obbligo di responsabilità che deve assumersi tutta la comunità scientifica.

 

 

La partecipazione alla serata è gratuita.

Per informazioni tel. 335 8335233 info@galassicarlo.com

 

 

Ufficio stampa: Pierluigi Papi tel. 338 3648766 info@pierluigipapi.com